Stasera su Italia 1 Una poltrona per due: Eddie Murphy e Dan Aykroyd in un cult amatissimo, ma c’è una scena che pochi capiscono davvero

In sintesi

  • 🎬 Una poltrona per due
  • 📺 Italia 1, ore 21:20
  • 🎭 Commedia cult del 1983 con Eddie Murphy e Dan Aykroyd, diventata tradizione natalizia in Italia: una satira sociale travestita da commedia, che racconta con ironia le disuguaglianze economiche e unisce generazioni davanti alla TV la sera della Vigilia.

Una poltrona per due, Eddie Murphy, Dan Aykroyd, John Landis e la tradizione di Italia 1 che ogni Vigilia trasforma una commedia del 1983 in un rito collettivo: anche stasera la TV generalista parla chiaro. Il film cult tornerà alle 21.20 su Italia 1, puntuale come l’odore di cannella in cucina e l’ultimo regalo impacchettato all’ultimo minuto.

Mercoledì 24 dicembre 2025 riporta in prima serata uno dei titoli più iconici della storia del piccolo schermo italiano, un caso quasi unico: un successo moderato al cinema negli anni ’80, diventato in Italia un appuntamento imprescindibile per milioni di spettatori. E ogni anno, senza eccezioni, ci si ritrova a ridere delle stesse gag sapendo già come andrà a finire. Ma è proprio questa la sua forza.

Una poltrona per due e i motivi del suo successo

La magia di Trading Places è tutta nell’alchimia fra Eddie Murphy e Dan Aykroyd, due mostri sacri della comicità che nel 1983 erano già fenomeni culturali. Murphy arrivava dal trionfo di Saturday Night Live e stava per diventare il re delle commedie degli anni ’80, mentre Aykroyd era reduce da The Blues Brothers e a un passo da Ghostbusters. Vederli insieme è come osservare due pianeti perfettamente in orbita: uno istintivo, vulcanico, spontaneo; l’altro rigido, aristocratico, destinato a scoppiare come una pentola a pressione.

John Landis costruisce una satira sociale tagliente ma travestita da grande commedia americana. I fratelli Duke, due burattinai miliardari interpretati da Ralph Bellamy e Don Ameche, incarnano una versione farsesca – e forse più realistica di quanto sembri – del capitalismo spietato. La loro scommessa da un dollaro resta una delle critiche più efficaci alla disuguaglianza economica mai proposte in una commedia mainstream.

Riguardarlo oggi, nell’epoca delle piattaforme e della finanza algoritmica, è quasi un esercizio sociologico: la scena dei futures sul succo d’arancia è ancora studiata nelle business school americane per quanto è ben scritta e sorprendentemente accurata. Un paradosso: una commedia degli anni ’80 spiega la speculazione meglio di tanti manuali.

Italia 1 e la tradizione natalizia di Una poltrona per due

Se negli Stati Uniti Trading Places è un cult, in Italia è molto di più: è tradizione televisiva pura. Dal 1997 Italia 1 lo manda in onda la sera del 24 dicembre, trasformandolo in un vero rito domestico. È il film che parte in TV mentre si prepara il cenone, quello a cui dai un occhio mentre tagli il pandoro, quello di cui conosci ogni battuta ma continui a ridere come fosse la prima volta.

Il pubblico lo vive come un rassicurante “segna-tempo”: se va in onda Una poltrona per due, allora è davvero Natale.

  • Regala sempre la stessa atmosfera, familiare e leggera.
  • Funziona con tutte le generazioni: dai baby boomer ai Gen Z.

Non è un film natalizio in senso stretto – il Natale c’entra quasi per sbaglio – ma forse è proprio questo il suo fascino. Non chiede di emozionarti, non vuole commuoverti con buoni sentimenti, ti accompagna soltanto mentre entri nello spirito delle feste.

Il lato nerd: dettagli che hanno creato un cult

Jamie Lee Curtis costruisce con Ophelia uno dei ruoli di transizione più intelligenti della sua carriera, passando dall’horror alla commedia con una naturalezza spiazzante. Denholm Elliott, nel ruolo del maggiordomo Coleman, regala una delle interpretazioni più eleganti della commedia americana dell’epoca. E Landis infarcisce il film di micro-riferimenti ai suoi lavori precedenti, come una specie di universo condiviso ante litteram.

I fan più hardcore amano citare la scena in cui Murphy improvvisa metà delle battute, o il modo in cui la fotografia trasforma Filadelfia in una città natalizia senza usare mai i cliché estetici del Natale. Persino il finale ai Caraibi, girato alle Isole Vergini, ha un’ironia tutta sua: è volutamente “troppo perfetto”, come se i protagonisti sapessero di essere in una favola moderna.

Cosa vedere stasera su Italia 1

La versione in onda dura 175 minuti, comprensiva di pubblicità. Ma non c’è spot che possa intaccare la potenza comica del film: Murphy che prende confidenza con il lusso, Aykroyd travestito da babbo Natale distrutto e maleodorante, la borsa che esplode nel caos… sono sequenze che fanno parte dell’immaginario pop italiano tanto quanto i cinepanettoni o i film Disney del pomeriggio.

Stasera è la serata giusta per goderselo ancora una volta: non solo perché fa ridere, ma perché continua a raccontare con leggerezza quanto sia fragile l’equilibrio tra ricchezza e povertà. E forse, proprio per questo, resta un film incredibilmente attuale.

La Vigilia passa anche da qui: una poltrona, due protagonisti e un cult che non conosce tramonto.

Cosa fai quando parte Una poltrona per due?
Lo guardo tutto intero
Lo accendo per tradizione
Conosco ogni battuta a memoria
Non lo sopporto più
Prima volta che lo vedo

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