La prossima volta che acquistate una scatoletta di tonno al supermercato, quelle misteriose sigle FAO con i numeri che vedete sull’etichetta potrebbero letteralmente cambiare la qualità del vostro acquisto. Questi codici nascondono informazioni preziose sulla provenienza del tonno e soprattutto sui livelli di inquinamento del mare da cui proviene.
Il nutrizionista @nutrizionista.barbuto ha rivelato questo segreto dell’industria alimentare in un video che ha conquistato quasi 4 milioni di visualizzazioni, spiegando come interpretare correttamente le zone di pesca FAO per scegliere sempre il tonno di migliore qualità. La scoperta è rivoluzionaria: questi numeri indicano esattamente dove è stato pescato il pesce e quanto sono pulite quelle acque marine.
Zone FAO Migliori per Tonno di Qualità Superiore
Quando si tratta di scegliere il tonno più salutare, esistono delle vere zone d’eccellenza che garantiscono qualità superiore. Le zone FAO 37 e 27 rappresentano il top della gamma: la prima corrisponde al Mar Mediterraneo, mentre la seconda identifica i mari del Nord. Questi specchi d’acqua sono considerati ideali perché offrono condizioni ambientali ottimali per pesci di alta qualità.
La spiegazione scientifica è affascinante: i mari freddi costringono il tonno a mantenere uno stile di vita più attivo per sopravvivere, cacciare e termoregolarsi. Questo processo naturale produce una carne più magra e con minori accumuli di sostanze inquinanti, risultando in un prodotto finale decisamente superiore dal punto di vista nutrizionale.
Zone FAO da Evitare per Inquinamento Marino
All’estremo opposto si trovano le zone FAO 51 e 56, corrispondenti all’Oceano Indiano, che secondo l’esperto andrebbero completamente evitate a causa degli alti livelli di inquinamento. Queste acque presentano concentrazioni significative di metalli pesanti, microplastiche e altri contaminanti che inevitabilmente si accumulano nei tessuti del pesce.
Una menzione particolare merita la zona FAO 77, che identifica il Pacifico Centro-Orientale. Questa area rappresenta una via di mezzo: non eccellente come il Mediterraneo o i mari nordici, ma nemmeno problematica come l’Oceano Indiano. Può essere considerata un compromesso accettabile per chi cerca un buon rapporto qualità-prezzo.
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Impatto sulla Salute e Sostenibilità Alimentare
Secondo uno studio dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare del 2023, oltre il 78% dei consumatori europei considera fondamentale conoscere la provenienza del pesce, ma solo il 34% sa interpretare correttamente le informazioni presenti sulle etichette. Questa lacuna informativa rappresenta un problema serio per la tutela della salute dei consumatori.
La scelta consapevole delle zone di pesca non influenza solo la qualità nutrizionale del prodotto, ma ha implicazioni dirette sui livelli di mercurio, microplastiche e altri contaminanti che finiscono nel nostro organismo. I mari più inquinati producono inevitabilmente pesci con maggiori concentrazioni di sostanze dannose.
Come Leggere Etichette Tonno per Acquisti Consapevoli
Applicare queste conoscenze durante la spesa quotidiana è più semplice di quanto sembri. Prima di ogni acquisto, cercate sempre la dicitura FAO seguita dal numero identificativo della zona. Privilegiate sistematicamente le zone 37 per il Mediterraneo e 27 per i mari nordici, che garantiscono la massima qualità e sicurezza alimentare.
La zona 77 del Pacifico può rappresentare un compromesso accettabile quando le opzioni premium non sono disponibili o il budget è limitato. Evitate invece categoricamente le zone 51 e 56 dell’Oceano Indiano, indipendentemente dal prezzo vantaggioso che potrebbero offrire.
Questo tipo di educazione alimentare rappresenta una vera rivoluzione nel rapporto tra consumatori e industria alimentare. Quando scegliamo prodotti di qualità superiore, inviamo un segnale chiaro al mercato, incentivando pratiche di pesca più sostenibili e responsabili che beneficiano tutti.
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